La pilota milanese intraprende una sfida unica nella storia dell’iconico rally raid in Arabia Saudita: insieme a Serena Rodella e Monica Buonamano sarà il primo equipaggio italiano di tre donne ad affrontare l’evento alla guida di un mezzo pesante (Unimog 435 Mercedes Benz di Tecnosport)

Cusano Milanino (MI), 19 Novembre 2025

Rachele Somaschini, dopo l’impegno di questa stagione nel Campionato del Mondo Rally (FIA WRC2) si mette alla prova nel 2026 nel rally raid più noto al mondo, la Dakar – nellacategoria Classic, gara di regolarità, navigazione e abilità destinata ai veicoli d’epoca – alla guida di un mezzo pesante, per oltre 7.000 chilometri attraverso il deserto saudita.

In quest’impresa a bordo del Mercedes-Benz Unimog 435 del 1988 di Tecnosport Rally – storica realtà comasca e punto di riferimento nei rally raid dal 1992 – la affiancheranno due donne, rendendo questa partecipazione un’unicità italiana nella storia della Dakar Classic: Serena Rodella (in qualità di secondo pilota e meccanico) e Monica Buonamano (navigatore), già esperta di questa durissima competizione, condivideranno infatti l’abitacolo del camion con Rachele, formando così il Ladies Dakar Team.

Serena Rodella ha al suo attivo un decennio di competizioni in fuoristrada, dove ha conquistato 5 titoli nazionali femminili, dal 2021 al 2025. Il curriculum di Monica Buonamano conta, oltre a un’esperienza ultratrentennale e vittorie nei rally storici, endurance e cross-country, la partecipazione alle ultime tre edizioni della Dakar Classic come copilota su auto e camion.

Orizzonti decisamente nuovi anche per #CorrerePerUnRespiro, il progetto solidale che Rachele Somaschini ha fondato nel 2016 per coniugare la sua attività nel motorsport alla sensibilizzazione e raccolta fondi per la ricerca della Fondazione Ricerca sulla fibrosi cistica, la patologia genetica da cui è affetta dalla nascita. L’iniziativa charity – che ad oggi ha raccolto oltre 520.000 euro di donazioni, è infatti alla base anche di questa avventura sportiva estrema, destinata a raggiungere un’ampia audience a livello internazionale.

Per poter intraprendere quest’ennesima sfida con sé stessa, Rachele ha dovuto intensificare la sua preparazione fisica, conseguire a tempo di record la patente C ed effettuare, insieme al suo equipaggio, qualche giornata di test in Tunisia. Prova fondamentale per approcciare le dinamiche base della guida di un mezzo pesante su fondo sabbioso e tecniche di navigazione CAP. In gara dovranno infatti gestire un camion da oltre 44 quintali di peso (a vuoto) con 130 CV, tra dune e piste di sabbia, per un media di circa 600 km/ giorno di prove speciali e trasferimenti.

Un’operazione impegnativa anche economicamente – la DAKAR Classic – che mai si sarebbe realizzata senza il fondamentale sostegno dei maggiori sponsor che accompagnano la pilota milanese ormai da diverse stagioni – Prima Assicurazioni, Mapei, SLF Abrasivi, Kemtec, Gruppo Meregalli – a cui si aggiunge il significativo supporto di Castrol (anche partner tecnico che testerà in gara la linea camion), di FIAMM (anche partner tecnico per le batterie di avviamento) e la collaborazione con Sparco e Stilo in qualità di consolidati partner tecnici.

“Non mi rendo ancora conto che questo grande sogno si stia concretizzando – commenta

Rachele Somaschini – perché fantastico sulle immagini della Dakar da quando ero ragazzina ma mai avrei pensato un giorno di vedere il mio nome tra gli iscritti, e di affrontare il deserto alla guida di un mezzo pesante.”

“Chi mi conosce sa che superare i miei limiti è il motore della mia esistenza – prosegue la pilota -. L’unico modo che sento utile a combattere la patologia che mi accompagna e per la quale ancora non esiste cura. Tuttavia, con la Dakar Classic mi metto alla prova in qualcosa che è davvero molto oltre la zona di confort, senza sapere realmente cosa mi aspetta, ma sono eccitatissima. “

“Dovrò comunque conciliare le rigide e massacranti tempistiche di gara con le mie terapie e con la mia sensibilità alle alte temperature – aggiunge ancora Rachele – Tutto questo costituirà una sfida nella sfida ma – al tempo stesso – un’occasione unica per portare il messaggio di CorrerePerUnRespiro in altri continenti e in contesti molto diversi dal mio. Di fronte a questa opportunità la difficoltà diventa uno stimolo e non vedo l’ora di mettermi in gioco. Conto molto anche sull’esperienza del mio equipaggio di donne toste e ferrate in questo tipo di gara, e su quella di Tecnosport – che ha un track-record pluriennale nella Dakar – e sento di essere supportata al meglio.”  

“Non finirò mai di ringraziare abbastanza i miei sponsor – conclude la pilota – che mi danno l’opportunità di coronare il sogno di partecipare a questa gara unica, e tutti i miei sostenitori che mi supportano con tanto entusiasmo e affetto, spingendomi a dare sempre il massimo.”

La DAKAR Classic prende il via il 3 gennaio 2026 a Yanbu, sul Mar Rosso, con il Prologo, la tappa preliminare che definisce l’ordine di partenza dei concorrenti. L’itinerario competitivo include poi 13 tappe, di cui una marathon – che non prevede assistenza al bivacco -, con un giorno intermedio di riposo, per un totale di oltre 7.000 km totali di cui 4.126 km di prove speciali (record della gara).La conclusione dell’evento avrà luogo a Yanbu il 17 gennaio.   

Per chi desiderasse sostenere il progetto #CorrerePerUnRespiro è possibile scegliere i regali solidali su correreperunrespiro.it o effettuare una donazione.


(In foto: Equipaggio e il mezzo con cui affronterà la Dakar Classic)


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