Una prova di grande sostanza per la giovane pilota milanese che si impone nella classifica femminile e porta a casa punti importanti sia nell’Italiano Junior che in classe R2B.

San Marino (SM) 1 Luglio 2018 – Doveva essere un nuovo inizio e non poteva esserci inizio migliore. Rachele Somaschini dimostra di essere competitiva anche nel suo esordio sullo sterrato del 46° San Marino Rally e lo fa conquistando la vittoria nella classifica riservata alle ladies del Campionato Italiano Rally. Una vittoria che porta la giovane pilota testimonial della Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica – Onlus al comando della classifica femminile, anche grazie alla 23° posizione assoluta nella classifica generale di un rally che ha messo a dura prova gli equipaggi sia per il grande caldo, sia per la difficoltà tecnica delle prove speciali. Diversi i ritiri illustri nel quinto round del CIR e un risultato, per la giovane pilota di Cusano Milanino, che dimostra la grande costanza e miglioramenti prova dopo prova. Al fianco di Rachele, sempre precisa e preziosa, la navigatrice piemontese Gloria Andreis, impeccabile anche sullo sterrato. La prova sanmarinese si è chiusa con un settimo posto di classe R2B e con un sesto posto nella classifica del Campionato Italiano Rally Junior dove Rachele, adesso, occupa la settima posizione. Perfetta sui 115 chilometri di prove speciali la Peugeot 208 R2 preparata da Miele Racing e gommata Hankook. Il grande lavoro di Plus Rally Academy, team ufficiale ERTS – Hankook Competiton ha consentito all’equipaggio Somaschini – Andreis di portare a termine un rally tutt’altro che semplice.

C’è grande soddisfazione per questo risultato, frutto di un gran lavoro di squadra – ha commentato Rachele Somaschini – Tutti hanno dato il 100% per metterci nelle migliori condizioni per affrontare per la prima volta la terra. Grazie ai consigli di tutto il team Plus Rally Academy e all’esperienza dei tecnici di Hankook Competition io ho dovuto solo pensare a guidare al meglio e portare a casa un buon risultato, anche perché la vettura era perfetta grazie al fantastico lavoro dei tecnici di Miele Racing e Maurizio, l’ingegnere che ha messo a punto l’assetto. Ovviamente, un grande ringraziamento va alla mia famiglia, sempre presente al mio fianco, e a tutti i partner che mi consentono di poter correre. Non è stato facile arrivare in fondo al San Marino con il grande caldo che ha provocato qualche giramento di testa e qualche problema che ci ha rallentato sulla Sestino 2 dove abbiamo perso diverso tempo. Nonostante anche Gloria fosse all’esordio assoluto sulla terra, abbiamo deciso di non cambiare e direi che questa scelta è stata vincente”.     

Dopo l’ottimo risultato del San Marino, la 24enne milanese ha tracciato anche un primo bilancio della stagione: “Dopo 5 gare posso iniziare a ritenermi soddisfatta del percorso che stiamo facendo quest’anno nel Campionato Italiano Rally. Questo mi da la possibilità di confrontarmi con piloti di altissimo livello su percorsi che sono tra i più tecnici dell’intero panorama rallystico internazionale”.

Ma se il lato sportivo ha regalato gioie ed emozioni, non è stato da meno quello legato alla mission di Rachele Somaschini. Anche San Marino si è dimostrata attenta a sostenere la ricerca attraverso l’iniziativa #CorrerePerUnRespiro a sostegno della Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica – Onlus..

“Se oggi posso esultare per un grande risultato è grazie alla ricerca che, negli anni, ha fatto passi da gigante. Ma la strada da fare è ancora lunga e l’importanza di sostenere la ricerca attraverso iniziative come #CorrerePerUnRespiro è fondamentale. Un ringraziamento particolare va all’Ussi Fans Club che ci sostiene da inizio stagione.   Anche a San Marino i volontari dalla Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica – Onlus hanno potuto sensibilizzare su una malattia subdola che continua a non avere una cura definitiva. Io posso ritenermi fortunata, ma molti miei coetanei devono, purtroppo, affrontare la malattia con problemi ben più grandi. Questo risultato lo voglio dedicare a tutti loro nella speranza di poter fare sempre di più per la ricerca fino a poter dire che abbiamo sconfitto la malattia”.